L'amante di Parolisi: "E' innocente"

TERAMO – Salvatore Parolisi "è innocente", "voleva bene" alla moglie Melania, la quale non ha mai minacciato nè lui nè l’amante Ludovica. A parlare, in un’intervista esclusiva che andrà in onda questa sera a Quarto Grado su Rete4, è Ludovica Perrone, la soldatessa amante di Salvatore Parolisi, indagato per l’omicidio volontario aggravato della moglie Carmela Melania Rea. "Ho sofferto molto – dice Ludovica – e comunque mi son sentita presa in giro. Una persona può aver sbagliato e chi meglio di me può saperlo: lui ha sbagliato con lei e anche con me. Però questo non vuol dire che sia un assassino" Ludovica conferma di aver ricevuto due telefonate di Melania: "ho letto che lei mi avrebbe minacciato di rovinare la carriera a entrambi. Assolutamente e categoricamente smentisco che l’abbia fatto, sia nei miei confronti che nei confronti di Salvatore. Primo perchè i problemi erano altri, poi perchè non aveva prove poichè la relazione fra me e Salvatore è cominciata dopo i tre mesi in cui ero sua allieva e non prima". La soldatessa, che ha frequentato il 235/o Rav Piceno, dove Parolisi è istruttore, rivela anche che il caporalmaggiore non le si propose "con le scuse che aveva problemi nel matrimonio. Anzi, ha sempre parlato bene di Melania, dicendo che lei era innamoratissima di lui e che lui le voleva bene". Quando poi, "nel secondo anno della nostra relazione, mi disse che si era deciso ad avere una relazione stabile con me, mi chiese del tempo dato che non voleva farla soffrire".  "Mi ha preso in giro – aggiunge nell’intervista – perchè quelle promesse non erano vere, ma sono certa che non è stato lui. Salvatore è innocente, potete chiederlo a chiunque lo conosca, non è una persona violenta, non ha mai avuto uno scatto d’ira". Anche quando Salvatore "magari era più esasperato, quando aveva deciso di separarsi, non mi ha mai parlato male di lei e diceva che comunque se lei soffriva era solo colpa sua, di lui". "E poi, questa storia che sarei io il movente è assurda. Ero solo una delle tante di una lunga lista: uno dei tanti tradimenti non può essere il movente" di un delitto, è la conclusione di Ludovica.